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Carte in Dimora

Sabato 8 ottobre 2022 l’Associazione Dimore Storiche Italiane inaugura la prima manifestazione nazionale “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”, che affiancherà l’iniziativa “Domeniche di carta”, promossa dal Ministero della Cultura, che da diversi anni organizza l’apertura di Biblioteche pubbliche ed Archivi di Stato, prevista quest’anno per domenica 9 ottobre.

L’iniziativa, patrocinata dal Ministero della Cultura, vede la collaborazione della Direzione Generale Archivi del MiC e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria nell’ambito delle manifestazioni volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archivistico e librario nazionale. Nell’ambito dell’evento, a L’Aquila sarà possibile ammirare e conoscere l’Archivio della famiglia Ciarrocca di Santo Stefano di Sessanio. Si tratta di un archivio privato che conserva documentazione compresa tra il 1830 e il 1950: lettere, atti notarili, scritture private, fogli di conto, registri contabili, solo per citare alcune tipologie documentarie che saranno rese accessibili. Le carte, riguardanti soprattutto l’ambito economico e lavorativo della famiglia Ciarrocca incentrato principalmente sull’attività di pastorizia transumante, costituiscono un’importante fonte per la storia dell’Abruzzo contemporaneo.

Si tratta di un’occasione unica, l’Archivio Ciarrocca, infatti, è ancora in fase di ordinamento e inventariazione e proprio per questo è ospitato nelle sale della Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, presso il prestigioso Palazzo Cappa Cappelli. A occuparsi del lavoro sulla documentazione dell’Archivio Ciarrocca sono un’archivista, la dott.ssa Barbara Olivieri, e uno storico, il dott. Alessio Rotellini i quali collaborano anche con la Fondazione de Marchis. Grazie alla sinergia e alla collaborazione tra la Direttrice della Fondazione de Marchis, Diana Di Berardino, e i proprietari dell’Archivio Ciarrocca, è stato possibile raggiungere un accordo e trasportare le carte nei locali della Fondazione de Marchis, dove sono lavorate quotidianamente con grande attenzione e passione.

Archivio Ciarrocca di Santo Stefano di Sessanio presso Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, Palazzo Cappa Cappelli, Corso Vittorio Emanuele II, n. 23.

Orario di apertura: 10:30 - 13:00, 15:00 - 18:30.

La visita guidata è gratuita.

Necessaria la prenotazione all’indirizzo: olivieribarbara5@gmail.com

Una Fondazione per la città: e Musica sia!

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di invitarvi all’evento:
"Una Fondazione per la città: e Musica sia!"
in collaborazione con I Solisti Aquilani.

Martedì 21 giugno 2022 ore 18.00

I SOLISTIAOUILANI TRIO
FEDERICO CARDILLI, violino
GIULIO FERRETTI, violoncello
ETTORE MARIA DEL ROMANO, clavicembalo

  • A. CORELLI Sonata n. 7 op. V in re min. per violino e b.c.
  • A. VIVALDI Sonata V RV 40 per violoncello e b.c.
  • G.B. SAMMARTINI Sonata in Sol Magg. per violoncello e clavicembalo
  • M. MASCITTI Sonata op. 6 n. 15 per violino, violoncello eb.c.

L'ingresso è libero e gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Dimore Aperte - Giornata Nazionale A.D.S.I.

Dimore Aperte
I Cortili delle Dimore Storiche Italiane a L'Aquila
Giornata Nazionale A.D.S.I.

Domenica 22 maggio 2022

È possibile visitare i cortili delle dimore storiche dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. In ogni palazzo è prevista l'accoglienza con visita guidata.
Ingresso gratuito

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Dimore apere anche in provincia dell'Aquila:

  • Palazzo D'Alessandro Caporcano
  • Palazzo Cataldi Madonna Ofena
  • Palazzo Sipari Pescasseroli
  • Castello Cantelmo Pettorano sul Gizio
  • Palazzo Vitto Mssei Pettorano sul Gizio
  • Palazzo Ciarrocca Santo Stefano di Sessanio

 

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Angelo Bellobono: Mappa Appennino

Mappa Appennino
Angelo Bellobono
project room
a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi
con la partecipazione di Chris Rocchegiani, Davide D’Elia e Beatrice Meoni

MAXXI L'AQUILA Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Piazza Santa Maria Paganica, 15 - LAquila
Giovedì 12 maggio 2022 - domenica 12 giugno 2022

La mostra sarà inaugurata mercoledì 11 maggio 2022, dalle 18 alle 21, presso il MAXXI L’Aquila e sarà visitabile, negli stessi orari, anche presso la sede della Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre.

 

La pittura di Angelo Bellobono racconta un viaggio lungo cinque anni sulla catena montuosa dell’Appennino, di cui L’Aquila è la città simbolo. Nata in solitaria presso il rifugio della Capanna Charles Moulin sul Monte Marrone, l’itineranza dell’artista si è in seguito nutrita di incontri con persone e territori, esperti escursionisti e contadini, animali e numi tutelari, per poi riversarsi sulla tela tramite un processo di memoria, esperienza e sperimentazione.

Le opere in mostra interrogano le fragilità e le stratificazioni del territorio appenninico e mettono in discussione linee di confine tra aree geografiche, regioni e paesaggi.

La mostra si estende nello spazio di Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus dove sono esposti lavori che ripercorrono l’intero progetto Linea1201, il programma di residenza diffuso sul territorio appenninico che, nell’estate del 2020, ha portato l’artista a lavorare in vetta, dalle Mainarde, al Monte Alpi, quindi nella Valle del Samoggia in Emilia-Romagna fino ai Monti della Laga. L’ultima tappa è stata Amatrice, qui l’artista ha scelto di chiamare a confronto altri tre artisti che in modo diverso si relazionano alla pittura: Chris Rocchegiani, Davide D’Elia e Beatrice Meoni. In mostra viene infatti riproposto il dialogo condiviso nei giorni di residenza tra i quattro artisti attraverso la messa a contatto di opere  nate “gomito a gomito” nello studio provvisorio presso la Casa della Montagna che li ha ospitati.

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Miltos Manetas: Conversazioni d'autore

Conversazioni d'autore
Miltos Manetas
Incontri con i protagonisti della mostra In itinere

MAXXI L'AQUILA Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Piazza Santa Maria Paganica, 15 - LAquila
Giovedì 7 aprile 2022 ore 18

sala polifunzionale
in occasione della mostra In itinere
ingresso libero fino a esaurimento posti
è necessario esibire la Certificazione verde COVID-19 (Super Green Pass)

Tra il mondo fisico e digitale: l’artista Miltos Manetas incontra il pubblico per raccontare il progetto FLOATING STUDIO

In occasione della mostra In itinere, Miltos Manetas racconta la sua opera ideata per il Museo e composta da un dipinto site specific, realizzato con una tecnica pittorica impermanente, e il suo studio virtuale nello spazio del Metaverso. L’opera fisica nello spazio del MAXXI L’Aquila è considerata dall’artista come un “portale” per accedere al suo studio virtuale, in questo luogo lo spettatore naviga su una superficie riflettente e interagisce con il lavoro di Manetas.

Interviene con l’artista
Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI L’Aquila

Miltos Manetas è un artista di origine greca che vive e lavora tra Bogotà, Roma, New York e Atene – dagli anni Novanta esplora la rappresentazione e l’estetica della cultura digitale dipingendo cavi, joystick, computer, console, videogiochi e soggetti impegnati in attività legate agli strumenti elettronici più comuni, raffigurando “l’uomo nel suo moderno scenario”. Il suo approccio, che unisce internet art ed estetica relazionale, è collaborativo, performativo, in divenire e riflette la fluidità degli spazi virtuali e fisici e la visione di Internet come un luogo reale.

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Daniele Giuliani: “Congiunzioni”

Presentazione del lavoro di Daniele Giuliani
“Congiunzioni”

Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus - Palazzo Cappa Cappelli, C.so Vittorio Emanuele, 23
Giovedì 3 febbraio 2022 dalle ore 17

Congiunzioni, il lavoro di Daniele Giuliani per la Fondazione de Marchis, ha apparentemente un che di lontano dal grosso della produzione dell'artista. Questo perché, al momento di doversi confrontare con uno spazio articolato su più pareti e ricco di elementi architettonici che interrompono l'uniformità delle superfici, Giuliani sembra essersi fondamentalmente lasciato guidare dallo spazio a disposizione. Il titolo stesso, Congiunzioni, sembra alludere alla non unitarietà della superficie da dipingere: la pittura intesa come elemento unificante, ma anche lo spazio come elemento di ispirazione primaria: un dipingere sulle pareti che finisce per descrivere tanto un luogo, quanto un tema, un fine. L'atteggiamento, quindi, sembra essere piuttosto distante da quello che tende a dominare il grosso dell'opera di Giuliani, caratterizzato da una fortissima vena iconica, dove il tema tende a trasferirsi di formato in formato – e quindi a godere di una forza simbolica specifica che, anzi, si rafforza nella continuità nel tempo dei nuclei tematici (i ritratti, le macchine che bruciano, le bombe). Vedendo l'opera sulle prime, con uno sguardo rapido, invece, si ha l'impressione che l'ispirazione, più che a un Andy Warhol e a un Gerard Richter, possa essere fatta risalire alla primissima astrazione – in particolare a Giacomo Balla e, in misura minore, al Malevic del primo Suprematismo. In realtà, credo che questa somiglianza nasconda in effetti un pensiero ancora iper-iconico, dettato da una necessità figurativa.

Il nucleo fondante del lavoro, quello da cui Congiunzioni sembra essere originato, non è tanto lo spazio in sé, quanto lo spazio come ostacolo da superare. Di qui i momenti in cui la pittura cerca di lavorare sulla tridimensionalità dei muri in senso illusivo, suggerendo una tridimensionalità differente da quella esistente della stanza. Ma l'ostacolo non è la sola molteplicità delle pareti e delle superfici, ma anche degli elementi architettonici, a cominciare dalla porta sulla parete più lunga. Questa porta, a ben vedere, è uno dei motivi centrali dell'opera – o per lo meno uno degli stimoli più chiari: nella sua semplicità geometrica, diviene un elemento nella composizione tanto astratto quanto concreto, tanto negato quanto in effetti denunciato. Chiaramente, si tratta di un elemento che apre a simbologie complesse, ulteriormente estese dal fatto che la porta, ricondotta alla dimensione astratta della pittura di Giuliani, tende a sembrare un monolite – e, più precisamente, il monolite per eccellenza: quello di Kubrick in 2001 Odissea nello spazio. In questa eco cinematografica lo spazio di nuovo diventa figurazione – anzi, si lega alla sua iconografia novecentesca più importante. E allora ecco che, di nuovo, da Balla si ritorna a Warhol, da una dimensione astratta si ricompone una dimensione iconica, pur nel paradosso per cui un'iconografia dello spazio è sempre necessariamente l'iconografia di un'astrazione. (E.D.)

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Omaggio a Marcello Mariani (1938-2017)

OMAGGIO A MARCELLO MARIANI (1938-2017)
Croce Archetipica

Fondazione Carispaq, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, Palazzo Camponeschi, Banca Bper
Mercoledì 8 dicembre 2021 - Domenica 9 gennaio 2022

La città dell’Aquila con i suoi edifici e gli angoli nascosti sono oggetto e soggetto degli interventi dell’artista, che con sguardo attento era solito riappropriarsi di pezzi di intonaco e frammenti rinvenuti in strada per utilizzarli nella creazione delle sue opere d’arte. Anche in questo caso, l’artista ha utilizzato questi materiali dando vita una stratificazione storica, architettonica e di colore, che richiama l’essenza stessa della Città.

Cinque tele – costituite da molteplici strati di colore, da spesse campiture apposte l’una sopra l’altra – sono disposte sul pavimento a formare una croce greca. Da questa composizione emergono raffigurazioni di una dimensione terrena, di forme archetipiche che riconducono a elementi naturali; altre forme, invece, riconducono a una idea di ultraterreno, di angeli, come a volersi alleggerire dal peso e dagli eventi terreni per innalzarsi verso il divino.

L’Omaggio a Marcello Mariani si estende oltre le mura del Museo: la Fondazione Carispaq, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, il Palazzo Camponeschi e la Banca Bper accolgono altre opere dell’artista, contribuendo alla possibilità di esplorare la città dell’Aquila.

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Omaggio a Giorgio De Marchis (1930-2009)

OMAGGIO A GIORGIO DE MARCHIS (1930-2009)
Giornata di studi

Teatro dell’Accademia di Belle Arti L’Aquila 
Giovedì 14 Ottobre 2021 dalle ore 10.00 alle ore 17.00

L’Accademia di Belle Arti L’Aquila e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, in collaborazione con l’Università degli Studi di L’Aquila, presentano una GIORNATA DI STUDI dedicata alle molteplici attività del professor Giorgio de Marchis: storico dell’arte, soprintendente, scrittore e docente. La giornata di studi è a cura della prof.ssa Barbara Drudi e della dott.ssa Barbara Olivieri e si svolgerà in presenza e in streaming nei locali del Teatro dell’Accademia di Belle Arti a L’Aquila.

Noto per i suoi studi sull'arte italiana degli anni Sessanta e Settanta, Giorgio de Marchis dopo il liceo a L'Aquila si laurea in Filologia classica a Pisa, perfezionandosi a Parigi e Bruxelles. Collaboratore di numerose riviste tra cui Art International, Colloquio, L'Espresso e Il Giornale dell'Arte, giunge nel 1964 per concorso alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma in cui ricoprirà tutti gli incarichi fino al ruolo di soprintendente (1980-81). Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokio (1974-1993), ispettore centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (1992-1994), negli ultimi anni si è dedicato alla creazione e all’organizzazione della Fondazione a lui intitolata che conserva il materiale documentario e librario raccolto nel corso della sua carriera.

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Archivissima 2020

Siamo lieti di comunicare che quest'anno la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre prenderà parte alla manifestazione Archivissima 2020.

Archivissima, nata nel 2017 con l'obiettivo di promuovere il mondo degli archivi presso il grande pubblico, giunge quest'anno alla terza edizione che, causa covid-19, sarà digitale. Per quattro giorni, dal 5 all'8 giugno, sarà possibile scoprire e conoscere le storie e i patrimoni degli archivi di tutta Italia che hanno aderito con video, podcast, mostre digitali, riflessioni, seguendoli sulle loro pagine Facebook e sul sito di Archivissima.

La Fondazione partecipa con il video "Autoritratto. Conversazione con la scultrice Licia Galizia".

Licia Galizia, aquilana d'adozione, parlerà della sua esperienza di artista, del suo percorso professionale con la presentazione di alcune opere, raccontando inoltre del suo rapporto con Giorgio de Marchis e con la Fondazione.

Da venerdì 5 giugno, alle ore 23.20, il video sarà reperibile sulla pagina Facebook della Fondazione.

Transiti: un patrimonio tutt’altro che immobile

Conversazioni sul patrimonio culturale del territorio

Transiti: un patrimonio tutt’altro che immobile

Transizioni, identitarie e spaziali, di beni culturali: spazi che si trasformano, costruzioni che si spostano, capolavori che cambiano mano.

La Fondazione Giorgio De Marchis, giovedì 18 luglio dalle ore 18:30, ospita un incontro in collaborazione con la Soprintendenza per la Città dell’Aquila dal tema “Transiti: un patrimonio tutt’altro che immobile”.

L’evento è organizzato nell’ambito di un progetto per la valorizzazione e diffusione della conoscenza dei beni culturali del territorio “Prendersi cura del patrimonio: per una tutela condivisa” a cura della Soprintendenza dell’Aquila e il Cratere.

L’incontro vede la partecipazione di Letizia Tasso e Antonio David Fiore, funzionari storici dell’arte della Soprintendenza, insieme a Barbara Olivieri, bibliotecaria archivista e storico dell’arte della Fondazione.

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